Estrazione con ultrasuoni

L’estrazione con ultrasuoni è una tecnica estrattiva innovativa, pulita, di facile e rapida esecuzione, che permette di estrarre i principi attivi dai vegetali e dalle piante officinali in particolare e di realizzare fitoestratti di qualità, sfruttando l’azione esclusivamente meccanica esercitata dall’effetto di cavitazione prodotto dalle onde sonore.

La tecnologia dell’estrazione ad ultrasuoni può migliorare i processi già esistenti ed attivare nuove opportunità commerciali, compresa la possibilità di garantire una migliore biofunzionalità dei micronutrienti.

Gli ultrasuoni sono definiti una “Tecnica Bio” e sono particolarmente adatti a chi realizza prodotti a certificazione biologica e desidera impiegare solamente solventi naturali.

A detta di numerosi ricercatori, la tecnica estrattiva ad ultrasuoni, per la sua semplicità applicativa, la sua versatilità ed il costo contenuto, è destinata ad occupare un ruolo importante nel futuro delle tecnologie estrattive.

Scopri quali sono i settori ai quali la tecnologia di estrazione con ultrasuoni può essere applicata.

La tecnologia di estrazione con ultrasuoni è innovativa perché:

  • si presenta come una valida alternativa al processi classici che necessitano di tempi lunghi per realizzare l’estrazione
  • è ideale per chi vuole realizzare prodotti a certificazione biologica e desidera impiegare solventi naturali
  • l’acqua, come solvente, è particolarmente compatibile e favorevole a questo processo di estrazione in quanto veicola in modo elettivo gli ultrasuoni ad agire sulla matrice vegetale; si ottiene in questo modo il massimo effetto estrattivo ed estratti dallo spettro biochimico pressoché completo e somigliante a quello presente nell’interno della materia prima vegetale processata, sia essa fresca, sia essa essiccata
  • è rapida ed altamente produttiva per la possibilità di effettuare diversi cicli di estrazione nell’arco della giornata
  • la rapidità di estrazione riduce drasticamente i fenomeni ossidativi e fermentativi
  • è possibile trattare matrici di origine vegetale con struttura e consistenze diverse (foglie, radici, gemme, frutti, semi, cortecce ecc.)
  • utilizza solventi naturali (acqua, alcol, oli vegetali, glicerina, vino, aceto ecc) ma anche solventi organici o apolari
    abbassa la carica batterica in quanto la cavitazione porta alla lisi delle membrane cellulari dai microorganismi rendendo il prodotto igienicamente conforme
  • è di facile utilizzo e di semplice gestione, risultando pressoché priva di manutenzione
  • non c’è nessun vincolo di rapporto tra vegetale e solvente